risvegliarsi...

È giunto il tempo che ci svegliamo dal sonno. Vogliamo esortarci e ripeterci gli uni e gli altri questa esortazione del nostro caro S. Paolo, affinché tutti possiamo sentire nell’animo e nel cuore la buona disposizione di arrenderci completamente al nostro Signore ed alla sua meravigliosa grazia per vivere pieni di fervore spirituale, di zelo, entusiasmo e di potenza di Spirito Santo.

“Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo t’inonderà di luce”

Oggi le chiese di Cristo devono desiderare il santo vigore, devono essere preparati e pronti a vivere la stessa vita, che hanno vissuto nei primi secoli quelli che hanno confessato Gesù nel proprio cuore. La sua gloriosa presenza deve regnare continuamente in ogni fedele, affinché ogni preghiera sia seguita da una risposta , ogni predicazione confermata da segni, miracoli e bonifici risultati e ogni parola sia di edificazione, di gloria e vita.

“Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose”

Ai nostri tempi molti credono e pensano che le gloriose manifestazione dei primi secoli erano riservati soltanto a quell’epoca e che oggi nel 21° secolo noi dobbiamo vivere senza ricercare quello che i primitivi fratelli cercavano. Ma tutto questo non mi risulta di essere scritturale, perché la parola di Dio ci insegna che segni e manifestazioni di potenza accompagneranno tutti i cristiani di ogni secolo. Soprattutto quando lo Shekinah scenderà, vedremmo la sua gloria apparire. Nelle chiese, dove la gloria e la potenza di Dio non si manifestano, dimostrano chiaramente che hanno bisogno di un risveglio.

Fratelli se vi accorgete di vivere in una chiesa, dove non si sente la risposta di Dio, dove non si sa pregare il Signore nello Spirito come nel medesimo modo pregavano gli apostoli, allora potete scrivere sulla porta della vostra chiesa Iscabod cioè la gloria è assente e dove la gloria è assente c’è il sonno, quindi è necessario il risveglio.

Lo Spirito Santo è l’autore di un risveglio genuino

Dunque, risvegliamoci da ogni sonnolenza, pigrizia e da ogni incredulità, e quella potenza divina che egli manifestò nei primitivi fratelli dei primi secoli, sarà manifestata nella identica ed uguale misura oggi nel 21° secolo. Messaggi potenti, profezie, linguaggi, interpretazioni, miracoli, prodigi e distribuzione di Spirito Santo, saranno i segni che ci accompagneranno nel nostro cammino di fede.

Mediante la consacrazione e la vita nuova, si ottiene un risveglio

Scrivo ed affermo queste cose con franchezza e piena certezza,  che migliaia di testimonianze recenti ed attuali mi confermano che il Signore che serviamo non è cambiato, è sempre lo stesso, il suo braccio non si è accorciato. Egli non ha cambiato il modo di operare, anzi ovunque egli trova cuori umili, sinceri e consacrati che ricercano un vero risveglio, egli opera compiendo prodigi come quelli compiuti ai giorni di Pietro, Giacomo, Giovanni e Paolo. Diamo la gloria a Dio.

Risvegliamoci, perché lo Spirito Santo mi certifica che egli vuole compiere anche in questa nazione la sua opera meravigliosa sopra il suo popolo.

Risvegliamoci dunque, facendo scendere fino alle profondità del nostro cuore, la santa divina parola di Dio che può riscaldarci e fortificarci.

Risvegliamoci, allontanando da noi ogni cupidigia, sollecitudine e preoccupazioni per le cose della vita, per vivere completamente e pienamente nel Signore e nel nostro cammino di pellegrinaggio della nostra fede.

Risvegliamoci, estirpando dal nostro cuore con la forza di Dio ogni malizia, contesa, ogni radice velenosa ed di amaritudine, che possano dare molestia alla nostra vita di fede, affinché il seme dell’evangelo possa trovare in noi un buon terreno alla gloria di Dio.

Risvegliamoci, combattendo le formalità, le cose fatte per abitudine, per potere vivere intimamente col nostro Signore, in quella comunione che in ogni dì ci fa realizzare la sua presenza e la sua gloria.

A lui, al nostro Dio, do l’onore, la gloria, la magnificenza in Eterno, Amen.

I credenti non devono essere dei recipienti, ma dei canali, attraverso i quali la vita di Dio fluisca per raggiungere gli altri

pastore Governo Giuseppe