lingua

La tesi di questo messaggio è: L’uso che l’uomo fa della propria lingua è il segno infallibile che mostra se è credente o no: e se è credente, in quale misura ha sperimentato la grazia Divina.

“Se alcuno pare essere religioso fra voi, e non tiene a freno la sua lingua, anzi seduce il cuor suo; la religione di quel tale è vana” (Giac. 1:26).

Il cristiano che non tiene a freno la lingua “sembra essere religioso”, ma non lo è. Egli è escluso dalla “radunanza dei giusti” (Salmo 1:15) dalla sua lingua senza freno. C’è solo un’altra compagnia alla quale può appartenere. La tua lingua ti classifica e mostra a chi appartieni. Essa è un segno.

C’è qualcuno che asserisce di essere pervenuto alla perfezione cristiana? La sua lingua (un membro cosi piccolo) confermerà o smentirà la sua asserzione. “Se alcuno non sbaglia nel parlare è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo” (Giac. 3:2). Nonostante la lingua sia piccola, influenza, in bene o in male, l’intero uomo, spirito, anima e corpo. Come il timone dirige la nave, così la lingua dirige l’uomo.

Questo non è chiaramente compreso né nel mondo, né nella chiesa di Dio. Molti cercano di mostrarsi perfetti sotto altri aspetti, ma pochi cercano di essere perfetti nell’uso della loro lingua, forse perché non accettano l’apostolo Giacomo come un’autorità, oppure perché non hanno mai sentito parlare della sua lettera.

C’è qualcuno che asserisce che il suo cuore è buono, nonostante che le sue parole siano cattive? Ciò è assolutamente impossibile. “Conciossiachè la bocca parli di ciò che soprabbonda nel cuore. L’uomo buono, dal buon tesoro del suo cuore, reca fuori cose buone; ma l’uomo malvagio, dal malvagio tesoro del cuore, reca fuori cose malvagie” (Matt. 12:34-35). Ciò significa che un cuore buone ed una lingua cattiva non possono stare ambedue nello stesso uomo, allo stesso tempo. Una lingua che proferisce cose malvagie mostra che dietro di sé, nel cuore, ci deve essere del male. Ciò che non sta dentro, non può uscir fuori. La tua lingua è un segno. Ricorda come il vecchio, saggio dottore di famiglia, quando sospettava che tu avessi lo stomaco sporco, diceva: “Tira fuori la lingua!” Quando lo stomaco non sta bene, la lingua non può essere pulita e allo stesso modo, secondo la Bibbia, il cuore è sporco come la tua lingua.

La lingua è il solo membro del corpo che con la sua azione trasmetta il nostro spirito. Infatti le nostre parole sono pervase dal nostro spirito e lo trasmettono, dia esso buono o cattivo, a coloro che si sentono parlare. E’ per questo che le parole di alcuni recano benedizione, mentre le parole di altri agghiacciano il cuore. Se chi parla è ripieno dell’Alito di Dio, le sue parole sono sature di quell’Alito, ma quando è mosso solo dal suo spirito morto, è solo questo spirito che egli reca a coloro che lo odono parlare.

Stando così le cose la nostra lingua può essere la più grande benedizione o la più grande maledizione di tutte le nostre membra; “Così dentro le nostre membra è posta la lingua, la qual contamina tutto il corpo e infiamma la ruota della generazione umana” (Giac. 3:6). La Parola di Dio, proferita, è la spada dello spirito (Efesi 6:17), mentre la parola proferita da una lingua malvagia è l’arma più crudele del diavolo contro la mente e lo spirito umano.

Si può dire che la Chiesa sia stata formata dalla lingua degli uomini e delle donne che, ripieni dello Spirito, hanno testimoniato di Cristo; mentre per la lingua di uomini e di donne malvagie si va ingrandendo e rinforzando la Babilonia di Satana. La lingua del cristiano è il più potente strumento al servizio dello Spirito per testimoniare di Cristo (Giac. 15:26-27). Se lo Spirito di Dio non ha pieno possesso della nostra lingua, non possiamo in nessun modo essere testimoni di Cristo. La nostra lingua è più importante per lo Spirito Santo di tutte le altre nostre membra messe insieme. Una lingua santa, pervasa dall’Alito dello Spirito, è la via di Cristo per raggiungere gli uomini. E quando per testimonianza della lingua, viene formato un gruppo di credenti, è dovuto in gran parte alla strumentalità della lingua se quei credenti saranno edificati in un tempio santo al Signore, o saranno divisi fra loro e indeboliti.

Le parole danno le ali alla grazia

Il più grande detrimento alla vita, alla salute, allo sviluppo e all’opera della Chiesa non viene dal mondo, e nemmeno dal diavolo, ma dalle lingue non santificate. In tutte le chiese avviene la stessa cosa. Sono pochissime le nostre parole che sono con grazia, condite con sale, affinché conferiscano grazia agli ascoltanti. Si, le parole danno le ali alla grazia. Le nostre parole possono portare o grazia ai cuori che soffrono, o qualche cosa che li fa soffrire ancora di più.

Noi uccidiamo con la nostra lingua

Noi crediamo fermamente che i guai spirituali, morali, mentali e fisici causati dalle lingue mortifere dei calunniatori, dei rapportatori, dei mormoratori, di coloro che cercano i falli degli altri, dei maldicenti maliziosi, siamo più numerosi delle mortalità causate da tutte le guerre che sono state combattute sulla terra. I danni che la guerra procura ai corpi degli uomini, sono atti di misericordia paragonati alle torture causate dalle lingue crudeli. Non c’è nulla sulla terra che deprima e schiacci la mente ed il cuore, come il continuo staffilare di una lingua odiosa. Molti diventano pazzi a causa di tale tortura spirituale; altri soffocano i loro sentimenti e soffrono sotto questa tortura indicibile, finchè vengono colpiti da paralisi. E, creature sorde che siamo!, non siamo capaci – o non vogliamo – essere obbiettivi e biasimare chi di dovere. Ci sono delle persone, che si chiamano cristiane, le quali scoccano i loro dardi avvelenati (le parole) nello spirito di coloro che professano di amare, procurano loro delle sofferenze sufficienti ad uccidere un centinaio di corpi; mentre esse, gli assassini colpevoli, si coricano e dormono come ghiri.

Ti chiami cristiano?

La tua lingua è un segno. Se essa può proferire parole scortesi senza che ti renda conto dell’affetto che esse hanno sui cuori, è segno che tu sei morto a Dio e ad ogni sentimento umano. Ti chiami cristiano? Parli di andare in cielo? Se non freni la tua lingua sei “in fiele di amaritudine e in legami di iniquità” (Atti 8:23). Quando abbiamo la percezione di quanto sia mortifera una lingua senza freno, sentiamo una specie di rispetto per il serpente a sonagli, perché esso prima di mordere avverte sempre, mentre la nostra lingua mortifera, prima “morde” e poi “suona”! Ogni generazione di fiere e di rettili può essere domata dall’uomo, ma nessuno può domare la lingua; ella è un male che non si può rattenere; è piena di mortifero veleno (Giac. 3:7-8).

Una lingua senza freno – anche se non maligna sul conto di nessuno – è come una piaga ulcerosa nella nostra carne. Essa disperde le forze della nostra vita. Abbiamo letto l’asserzione di un fisiologo, il quale afferma che si spende più energia vitale in un’ora di chiacchiere che in un’intera giornata di lavoro manuale. Una lingua senza freno nella tua bocca mostra che tu vedrai dei brutti giorni. “Chi vuole amar la vita e veder buoni giorni? “trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra che non proferiscano frode. Ritraggasi dal male e faccia il bene, cerchi la pace e la procacci” (I Pietro 3:10-11). “Perchè gli occhi del Signore sono sopra i giusti; e le sue orecchie sono intente alla loro orazione; ma il volto del Signore è contro a quelli che fanno male” (I Pietro 3:12). Dal contesto comprendiamo che il “male” di cui si parla qui è il peccato del malvagio parlare, il peggiore e più impuro dei peccati dello Spirito.

Perché i cristiani non possono pregare

Quelli che trattengono la loro lingua dal male,possono pregare; gli altri no. Una delle principali ragioni per le quali è quasi impossibile indurre molti membri di chiesa a darsi ad una vita di preghiera, deve essere proprio questa, perché, per chi ha una lingua senza freno, il tentare di pregare è un sacrilegio. Certi cristiani sono stati battezzati “con la lingua in bocca”, come suol dirsi, e quando si sono offerti sull’altare la loro lingua e le loro labbra non sono state purgate col fuoco. (Isaia 6:5-7).

“Nessun uomo può domare la lingua” Quale tremendo potere ha questa piccola bestia di rendere schiava l’umanità! Noi conosciamo certuni che sono ammirevoli sotto tutti i punti di vista, ad eccezione del loro linguaggio. Se non fosse per questa sola cattiva cosa, potremmo avere oggi uomini simili a Giovanni Wesley e donne simili a Madame Guyon! Che cosa ignobile è per dei “quasi-giganti” essere abbattuti da un piccolo ed immondo diavolo chiacchierone. Sembra che Satana abbia più diavoli di questa specie che di qualunque altra; comunque ce n’è uno ( e forse più) per ogni persona, e sulla terra ci sono circa due miliardi di persone! Noi lasciamo il nostro a chi lo vuole; ne abbiamo abbastanza di lui! Mettiamoci un nuovo segno. Parliamo nuove lingue. “Gli uomini dovranno rendere conto nel giorno del giudizio di ogni parola oziosa che avranno detta”.

Se si sapesse che è stato trovato un rimedio sicura per la guarigione di qualche malattia giudicata finora incurabile, si vedrebbero delle lunghe file di clienti davanti ad ogni farmacia. Ma avete mai visto della gente che facesse la fila per avere la purificazione della propria lingua e delle proprie labbra impure a mezzo del fuoco dell’altare?

“Siano grate nel tuo cospetto le parole della mia bocca e la meditazione del cuor mio, o Signore, mia forza e mio Redentore” (Salmo 19:14).

pastore Governo Giuseppe